parure in granato

Penso che nei nostri gusti di persone adulte, i ricordi d’infanzia abbiano un ruolo fondamentale. Adoro il colore caldo del granato: mi ricordo di una collana che portava mia madre e che mi piaceva tantissimo. 

Crescendo ho scoperto che si trattava di granato e, visto che ho trovato delle perle di questa pietra on line, ho deciso di creare una parure in granato per me. 

Prima di parlare della parure in granato, vediamo qualche curiosità su questa bellissima pietra dura.

Il termine granato designa un gruppo di minerali di cui alcuni in uso fin dall’età del bronzo come gemme; trovare granati nei gioielli degli antichi egiziani, greci e romani non è raro. Il nome “granato” deriva dal latino granatus (grano), con un probabile riferimento al malum granatum (melograno), pianta con semi rossi con forma e colore simili a quelli di alcuni cristalli di granato.

Si trovano in molte aree, in ogni continente: Stati uniti, Ande, Madagascar e altri stati Africani, Asia minore, Russia, Repubblica Ceca, Alpi.

I granati sono un gruppo di minerali a simmetria cubica e con ampia variabilità chimica che ne conferisce diverse proprietà (soprattutto cromatiche e fisiche). Il granato naturale è la varietà più comune, di colore rosso ed è usato come pietra preziosa.

Dopo tutti questi paroloni torniamo alla nostra parure in granato. Ho abbinato due tipi di perle: tonde e lunghe sfaccettate. Mi piaceva l’idea della cascata per cui ho realizzato il girocollo a tre fili, trattenuti al centro da un elemento in cui confluiscono i giri di granato, per finire con le perle lunghe sfacettate, intercalate da piccole perle in metallo argentato per dare luce e movimento alla collana.

Per quanto riguarda il braccialetto, ho cercato una continuità di stile con la collana. Quindi anche qui tre fili di granato e, in quello centrale, le stesse perle sfaccettate del girocollo intercalate dalle perline argentate.

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Licia