arrosto morto di tacchino al latte

L’arrosto morto è un tipo di cottura tipico toscano e il perchè del nome lo si trova nell’Artusi che dice “Si chiama arrosto morto o annegato, perché viene cucinato lentamente, dopo la rosolatura, con l’aiuto di un liquido”, esattamente come l’arrosto morto di tacchino al latte.

Sarà tipico toscano ma mi ricordo che sia mia nonna che mio padre dopo di lei, che non sono toscani, hanno sempre cucinato l’arrosto in padella e non in forno, aggiungendo acqua poco per volta per evitare che bruciasse e lasciandolo rosolare verso la fine della cottura, per ottenere quel bel colore dorato tipico dell’arrosto.

L’arrosto morto di tacchino al latte è una ricetta delicata, che mantiene la carne del tacchino molto morbida e non stopposa, come spesso succede quando lo cuciniamo.

Ingredienti per un arrosto morto di tacchino al latte per 4 persone:

– 1 fesa di tacchino
– 2 noci di burro
– 3 cucchiai di olio d’oliva
– rosmarino
– 1 litro circa di latte
– sale
– pepe a piacere
– 1 cucchiaino di maizena per addensare la salsa.

Leghiamo la carne per tenerla in forma.
In una garza mettiamo il rosmarino, leghiamolo in un sacchettino con della corda da cucina per evitare di ritrovarsi le erbe nella salsina finale.
In una padella con i bordi alti (io ho usato un’antiaderente) mettiamo il burro con l’olio, il sacchettino del rosmarino e lasciamo sciogliere. Mettiamo la carne nella padella e facciamo rosolare a fuoco vivace. Quando la carne è bel rosolata, saliamo, pepiamo e cominciamo ad aggiungere il latte.

Abbassiamo la fiamma al minimo, facciamo cuocere coperto per circa 2 ore, girando ogni tanto l’arrosto morto di tacchino al latte, aggiungendo man mano il latte se dovesse asciugarsi troppo.
A fine cottura togliamo la carne e buttiamo il sacchettino delle erbe. Sciogliamo un cucchiaino di maizena in un po’ d’acqua, aggiungiamolo al sughetto dell’arrosto, alziamo un po’ il fuoco e facciamo asciugare il fondo di cottura. Frulliamolo con il minipimer fino a rendere il tutto, una cremina liscia e omogenea.

Serviamo l’arrosto morto di tacchino al latte con la sua cremina.

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Licia